Certificazioni, autoformazione e community: come si forma un team digital?
Come tutte le agenzie che si occupano di digital marketing, anche noi studiamo, studiamo, studiamo. Sappiamo che il nostro settore è in continuo movimento e cerchiamo ogni giorno soluzioni intelligenti per essere un passo avanti.
Come responsabile di un team di lavoro mi interrogo spesso su quali siano le modalità più efficaci per far sì che il gruppo cresca in maniera omogenea e specifica allo stesso tempo, ma soprattutto possa conseguire dei risultati misurabili, che siano di soddisfazione non solo per l’agenzia, ma anche per chi si mette in gioco.
Questo si traduce in piani di formazione strutturati, al termine dei quali ci portiamo a casa attestati e certificazioni, anche se spesso buona parte della conoscenza si costruisce su percorsi personali: nel nostro mestiere la competenza è spesso il risultato di un naturale istinto all’innovazione a alla sperimentazione.
E poi c’è la content curation, la curiosità, la capacità di leggere i segnali e poi approfondire con gli strumenti giusti. Certamente non ci mancano cose interessanti da leggere; la sfida è non disperdersi, mantenere il focus.
Qual è dunque un modello che funziona per far sì che la spinta propulsiva al sapere sia distribuita e focalizzata allo stesso tempo? Noi abbiamo trovato alcune chiavi che funzionano e sulle quali stiamo costruendo la nostra crescita.
Trasversali, verticali, comunitari
Definire il livello di tecnicismo a cui ciascuna figura deve arrivare è la prima chiave per avere un buon impianto di lavoro e conoscenza, senza sottovalutare i dettagli. Per ogni canale digital possiamo individuare i livelli di competenza minimi necessari e quello che invece consideriamo da specialisti. Questo ci aiuta ad essere efficienti. L’idea di base è che tutti siano competenti, ma ci sia sempre uno specialista interno con l’onore/onere di insegnare agli altri. Distribuiamo quindi lo sforzo su tutti in maniera equilibrata e condividiamo il risultato.
Per distinguere la formazione di base da quella avanzata, abbiamo individuato alcune regole di base.
Tutto il team deve avere:
- una certificazione su Google Analytics
- una o più certificazioni tra quelle considerate utili per essere Google Partner per la parte di Google Ads
- la capacità di impostare campagne su Facebook Business Manager
- una conoscenza abbastanza profonda di Mailchimp
- una conoscenza abbastanza profonda di Wordpress
- le principali dinamiche della SEO.
Che cosa consideriamo specifico? Le implementazioni e gli update delle piattaforme (ciascuno ne ha in carico una), in particolare gli aggiornamenti sulle funzionalità che possono abilitare progetti più ricchi e complessi, ma anche l’introduzione di nuovi formati pubblicitari social e gli update di algoritmo.
Come condividiamo questi spunti? Ce li raccontiamo in sessioni strutturate (una al mese). Poi la naturale propensione a proporre al cliente qualcosa di nuovo, ci porta a rivolgerci al collega più specializzato, quando vogliamo alzare l’asticella del progetto.
Le specialità
All’interno di questo team di lavoro, abbiamo individuato alcune specialità fondamentali: il pay per clic, l’ecommerce, l’inbound marketing e l’influencer marketing nel settore food.
Per il pay per clic, abbiamo un senior manager, che si occupa dell’aggiornamento continuo delle risorse e la supervisione dei progetti. Oltre a tutte le certificazioni necessarie, segue con regolarità i principali eventi di questo mondo, come per esempio Adworld Experience.
Nel caso dell’ecommerce abbiamo investito su una risorsa di grande esperienza, che ha gestito ecommerce per molti anni e ne conosce tutte le dinamiche sia strategiche, sia operative. I nostri clienti hanno la possibilità di entrare in contatto con un ecommerce manager specializzato, che ha frequentato negli anni molti corsi di formazione, tra cui l’Ecommerce School di Bologna.
Per quanto riguarda l’influencer marketing nel food, abbiamo una blogger, resident in agenzia, che ci consente un accesso privilegiato ai migliori network del settore.
Parlando di inbound marketing, invece, l’intera agenzia ha scelto Hubspot. Siamo inseriti in un percorso di partnership come Reseller e siamo ufficialmente certificati.
Workshop con esperti di settore
Non ci facciamo mancare le visite illustri e ci piace ospitare da noi i docenti per poter attivare delle aule interattive e operative. Vogliamo che le giornate di formazione e workshop siamo sempre piccole occasioni di team building, un momento per concentrarsi bene senza interruzioni dall’esterno. Negli anni abbiamo avuto l’onore di incontrare Andrea Boscaro per la digital strategy, Francesco Chiappini per l’ecommerce, Alessandra Farabegoli per Mailchimp, Gianpaolo Lorusso per Google Ads, Enrico Marchetto per Facebook Ads, Maria Letizia Russo per LinkedIn, solo per citarne alcuni. Questi scambi si traducono in una partecipazione attiva nelle community di riferimento e nei gruppi di Facebook.
La content curation, le community, il time to market con Whatsapp
La content curation è un passaggio fondamentale per lo studio, la crescita e le relazioni. Qui il metodo è libero, purché ce ne sia uno. Personalmente ho scelto Feedly, ma c’è chi preferisce Zest o le newsletter. Quello che conta è la distribuzione della conoscenza. Così, nel team digital di Integra Solutions, siamo finiti su Whatsapp: abbiamo un gruppo dove ci scambiamo link utili, casi di studio, cerchiamo di fare della ricerca anche un momento di confronto leggero e divertente. Non vogliamo dimenticarci che questo lavoro è prima di tutto una grande passione e le passioni si vivono insieme.
Per vedere a che punto siamo con le piattaforme e le certificazioni: www.integrasolutions.it/certificazioni